L’antica corte della storica sede universitaria di Palazzo Bo si è trasformata, in questa occasione, in una sorta di enorme partita a domino dove ogni tessera è diventata uno specchio; una sorta di gigantesco caleidoscopio che, grazie ai molteplici specchi dei quali si è ricoperto il cortile antico, restituisce allo spettatore una realtà deframmata, non più unitaria né uguale a se stessa per rispecchiare l’intento dei progettisti “deframmentare il passato, al fine di progettare il futuro”. L’installazione infatti, pensata e realizzata dagli architetti Marco Cellini e Placido Luise, si basa principalmente sul concept del TEDxPadova 2017 “Domani, ora”. Si tratta di una realizzazione essenziale, ma di grandissimo effetto: una composizione di diciotto setti, rivestiti da lastre di specchio riflettenti, alti tre metri, per un metro di larghezza e quindici centimetri di spessore. Riflettendo è il nome dell’installazione principale che ha preso vita in questo magnifico scenario creando un interessante gioco di parole: riflettere, riflettere sul passato e sul tempo, deframmentando lo spazio e rendendolo tangibile. L’effetto voluto è quello della distorsione di spazi e realtà familiari costringendo tutti coloro che si avvicinano all’opera a prendere in considerazione e accettare nuovi e diversi punti di vista.
Il tutto è posizionato su quadrotte avvitate tra loro e sopraelevate in modo da “rivestire” i 250 mq circa dell’interno della corte. Eterno Ivica ha contribuito a questo fantasioso progetto con oltre 300 supporti NM3 della linea Pedestal, assicurando così una pavimentazione sopraelevata da esterno stabile, piana e ovviamente sicura.